Il Tiger-Mörser, 38cm RW61 auf Sturm(panzer)mörser Tiger, o Sturmmörser Tiger, più conosciuto come Sturmtiger o Sturmpanzer VI, era un semovente di produzione tedesca. Realizzato in un numero limitato di esemplari, era la versione del Panzer VI Tiger I armata con un mortaio navale, lo SturmMörser RW61 L/5,4, da 380mm che sparava grossi proiettili con propulsione a razzo, con un peso di 345kg complessivo.
Sturmtiger
Descrizione
Tipo
Cannone d'assalto pesante
Equipaggio
5
Utilizzatoreprincipale
Heer
Esemplari
19
Sviluppato dal
Panzerkampfwagen VI Tiger I
Dimensioni e peso
Lunghezza
6,28 m
Larghezza
3,57 m
Altezza
2,85 m
Peso
68 t
Capacitàcombustibile
540 l
Propulsione e tecnica
Motore
benzina
Potenza
600 (450 kW) hp
Rapportopeso/potenza
9
Trazione
cingolata
Sospensioni
barre di torsione
Prestazioni
Velocità
40 km/h
Autonomia
100 km
Pendenza max
60%
Armamento e corazzatura
Armamentoprimario
380 mm RW61 L/5.4 lanciarazzi
Armamentosecondario
mitragliatrice MG 34 da 7,92 mm
Corazzatura
max. 150 mm
Corazzatura frontale
150 mm la struttura, 100-80 mm lo scafo
Corazzatura laterale
80 mm sia la struttura e sia lo scafo
Corazzatura posteriore
80-50 mm sia la struttura e sia lo scafo
Corazzatura superiore
40-20 mm
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Venne utilizzato brevemente in azioni operative dall'Heer durante le ultime fasi della seconda guerra mondiale.
Storia
Sviluppo
L'idea di un semovente da impiegare esclusivamente nella demolizione delle fortificazioni si fece strada fra l'Oberkommando der Wehrmacht (OKW) durante la battaglia di Stalingrado, i cui serratissimi combattimenti casa per casa, stanza per stanza, che spesso si trascinavano per giorni fece sorgere tra gli ufficiali tedeschi l'eufemismo Rattenkrieg, cioè guerra da topi.
Visto il buon successo riscontrato da alcuni cannoni d'assalto realizzati in tutta fretta unendo lo scafo dello Sturmgeschütz III con un obice corto 15 cm sIG 33 da 150mm (combinazione battezzata StuG 33B) agli ingegneri del Terzo Reich venne ordinato di realizzare veicoli simili ma ancora più protetti e potenti; ne risultarono due modelli: lo Sturmpanzer IV, che aveva lo scafo del Panzer IV con un obice semi-mobile da 150mm e, appunto, lo Sturmtiger, che sfruttava lo scafo del Panzer VI Tiger I, da poco entrato in linea, per creare tuttavia un mezzo vulnerabile alla fanteria a causa della scarsa mobilità in ambiente urbano, e in grado di polverizzare interi edifici con un solo colpo, rendendo così inutile l'assalto stanza per stanza che tanta usura aveva causato a Stalingrado.
Impiego operativo
Schema della corazza dello Sturmtiger
Lo Sturmtiger era un'arma di grande potenza e sarebbe stata micidiale se avesse avuto la possibilità di essere impiegata per gli scopi per i quali era stata concepita. Tuttavia, nel 1944, anno in cui furono disponibili gli unici 10 prototipi costruiti, la Wehrmacht era ovunque sulla difensiva, cosicché la costante necessità di carri spinse i tedeschi a destinarli alla spicciolata su vari scenari di guerra, dove spesso neppure giunsero a causa delle costanti incursioni di
caccia bombardieri ed alla penuria di benzina. Come è facile immaginare, le granate da 380 mm lanciate da tale arma provocavano distruzioni immani: si pensi che un singolo Sturmtiger riuscì a distruggere quattro carri Sherman con un colpo solo, durante la battaglia della Ruhr nel 1945. In ogni caso, lo Sturmtiger non fu un'arma risolutiva poiché prodotto in un numero irrisorio e perché alla fine del 1944 la sconfitta dell'esercito tedesco era ormai segnata.
Solo durante la repressione dell'insurrezione di Varsavia, lanciata dai partigiani bianchi del generale Bor-Komorowski, lo Sturmtiger riuscì a venire impiegato nel suo ruolo precipuo, livellando senza pietà gli edifici trasformati in fortini dagli insorti.
Descrizione tecnica
Il cannone da 88mm, in dotazione all'originale Tiger I, venne sostituito da un lanciarazzi da 380mm (RW 61) installato
in una casamatta a piastre inclinate che sostituiva la torretta, mentre per il combattimento ravvicinato contro la fanteria nemica una MG 34 era posta alla destra del pezzo. La sovrastruttura era composta da piastre inclinate ad angoli razionali elettrosaldate che gli garantivano una protezione frontale di circa 150mm e laterale di circa 80mm. Manteneva lo scafo del Tiger con tutti i suoi difetti legati alla trasmissione ed all'enorme massa, che ora era aumentata notevolmente.
Sistema di caricamento interno dello Sturmtiger
Esemplari superstiti
Sono attualmente conservati due esemplari del semovente[1]:
Già esposto presso l'Aberdeen Proving Ground (Stati Uniti).
Si tratta del prototipo, attualmente privo del motore e di tutti gli equipaggiamenti interni.
Bibliografia
(EN) Chamberlain, Peter, and Hilary L. Doyle. Thomas L. Jentz (Technical Editor). Encyclopedia of German Tanks of World War Two: A Complete Illustrated Directory of German Battle Tanks, Armoured Cars, Self-propelled Guns, and Semi-tracked Vehicles, 1933–1945. London: Arms and Armour Press, 1978 (revised edition 1993). ISBN 1-85409-214-6
(EN) Jentz, Thomas L., Panzer Tracts No. 8 "Sturmgeschuetz - s.Pak to Sturmmoerser", Darlington Productions, Inc, 1999, ISBN 1-892848-04-X
(EN) Livesey, Jack. Armoured Fighting Vehicles of World Wars I and II. Southwater (2007). ISBN 978-1-84476-370-2.
(EN) Trojca, Waldemar and Jaugitz, Markus. Sturmtiger and Sturmpanzer in Combat. Katowice, Poland: Model Hobby, 2008 ISBN 978-83-60041-29-1
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