L'M109 è un semovente d'artiglieria di produzione USA. Introdotto nel 1962, ha una grande torretta con 28 colpi, motore anteriore, uno scafo in alluminio che offre una certa protezione dalle armi leggere, un peso di 23/28 (a seconda delle versioni) tonnellate; porta un obice leggero con un grande freno di bocca con canna corta da circa 23 calibri, con una portata di 14 km. Può guadare un fiume fino a 1,8 m di profondità: con un kit aggiuntivo, che richiede una lunga preparazione, può affrontare profondità superiori[1]. Il mezzo è stato largamente modificato per tenere il passo dei progressi tecnologici.
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Il semovente M109 è originato dall'esigenza d'avere un obice pesante che fosse anche sufficientemente mobile: il materiale dell'epoca, risalente nella progettazione agli anni '40, era molto pesante e minacciava di diventare assai superato in breve tempo. Nel 1952 venne così iniziato lo sviluppo di un sistema del tutto diverso e innovativo, che sostituisse innanzi tutto l'M44 (semovente) da 155mm.
Il nuovo modello iniziò prima lo sviluppo come T195, con calibro di 105mm. Si adattò il progetto per avere un'artiglieria da 156mm, calibro insolito che tuttavia non venne accettato per non compromettere l'intercambiabilità con gli stock di munizioni già esistenti.
Il prototipo arrivò a concretizzarsi nel 1959, con la designazione T196. I problemi erano però molti e di non breve soluzione. Inoltre, venne deciso di usare per tutti i veicoli americani i motori diesel, meno prestanti ma più efficienti specie per l'autonomia. Dopo alcuni miglioramenti venne chiamato T196E1 e finalmente venne adottato nel 1961, come semovente M109.
Tra le versioni migliorate: L'M109G è il modello NATO standard. Ha una bocca da fuoco migliorata, con una rigatura diversa riprogettata dalla Germania Ovest (da qui il nome della versione) per le proprie esigenze e per quelle della maggior parte delle nazioni europee. Compare come gittata di 18 km, ma la lunghezza della canna è rimasta simile, ottenuta con un potenziamento della carica di lancio, che di norma precedentemente partivano dalla terza per arrivare fino alla settima. L'ottava carica fu introdotta solo per un uso limitato, era previsto il suo utilizzo solo per il tiro diretto controcarro o per il lancio delle granate nucleari tattiche. Il semovente M109G ha un otturatore a cuneo orizzontale, che permette di aumentare la cadenza di tiro rispetto all'otturatore a vitone, essendo manovrabile senza dover cambiare l'alzo della bocca da fuoco (operazione necessaria per otturatori tipo welin); la lunghezza della rigatura è maggiore, e la forma del freno di bocca è rotonda anziché a 'martello'. Questo, assieme ai lancia-fumogeni lo rende facilmente riconoscibile. A questo standard corrispondono i modelli prodotti in Italia, su licenza, dalla OTO Melara.
I modello M109L della OTO-Melara è l'M109G aggiornato tra la fine degli anni '80 e la metà degli anni '90 con una bocca da fuoco con le stesse caratteristiche dell'FH-70: una gittata di circa 24 km, la massa rinculante aumenta da 1430 a 2700 kg, mentre la corsa di rinculo è uguale, 915 mm. La modifica era cominciata già nei tardi anni '70, è stata posposta per il programma SP-70, ma quando questo è fallito nel 1987 si è proceduto a questo ripiego e la trasformazione di circa 221 semoventi si è conclusa all'incirca a metà anni '90.
M109A1: canna allungata a 39 calibri, consegnati dal 1972 con ulteriori e vari miglioramenti alle sospensioni e al sistema di tiro.
M109A2: apparso nel 1978, esso era un miglioramento generale, con una riserva munizioni portata a 36 colpi, una cuffia corazzata per il periscopio e altro ancora.
M109A3: M109 standard portati al livello A2
Gli M109A/A3 avevano nominalmente una gittata standard di circa 22 km, impiegando la carica di lancio 8^, mentre con munizioni a razzo si raggiungevano i 30 km, ma in pratica a causa della insufficiente resistenza delle canne, la portata massima non eccedeva molto quella dell'M109A1, ovvero 18 km.
Così vennero preparati nuovi modelli sperimentali nel quadro del programma HELP, che avrebbero dovuto portare al modello A4 e poi all'A5, ma l'US Army non era soddisfatto di questi miglioramenti e passò direttamente al programma A6, che poi sarebbe stato conosciuto anche come Paladin. Anch'esso è un miglioramento del progetto base e può essere sia kit di aggiornamento che prodotto nuovo.
Il Paladin venne sperimentato con cannoni di nuovo disegno e di maggiore potenza. Uno di questi aveva una lunghezza di 58 calibri, cosa che lo avrebbe posto all'avanguardia, ma in pratica è stata adottata la versione con il cannone/obice da 39 calibri. La nuova versione ha una serie di miglioramenti, come un calcolatore digitale di tiro, un sistema di navigazione inerziale terrestre, un display tattico, una serie di rinforzi strutturali e altro ancora. Il peso però aumenta da 25 a 28 tonnellate (l'M109 originale era pesante circa 23t.) e l'autonomia si riduce a 280 km con circa 500 l di carburante.
Tutta l'impiantistica è stata rivista per migliorare l'affidabilità e ridurre i tempi di riparazione, i colpi sono passati da 36 a 39, e il sistema di caricamento con apparato semiautomatico (solo opzionale) che permette di passare da 3 a 6 colpi al minuto, mentre la cadenza di tiro prolungata è di 1 colpo al minuto, come il precedente. Il tempo di risposta alla richiesta di fuoco è di 60 secondi, e il tempo che serve al veicolo per fermarsi e sparare è di 30 secondi.
Altre migliorie sono apparse in seguito, come un ricevitore GPS, mentre nel campo delle munizioni sono apparse quelle (ICM) a grappolo, oppure più di recente proiettili controcarri M898 Sadarm, contenenti submunizioni con un sistema di ricerca infrarosso dei veicoli corazzati.
Durante l'Invasione dell'Iraq nel 2003 i Paladin sono entrati in azione, ottenendo molti successi contro l'esercito iracheno. Un Paladin è esploso a causa di una detonazione accidentale di una carica di lancio. Già dopo Desert Storm un deposito di materiale statunitense era accidentalmente esploso, distruggendo carri armati e M109 in quantità elevate.
In tutto, agli inizi degli anni '90 esistevano oltre 2400 M109 nelle F.A. statunitensi (US Army e Marines), mentre la produzione aveva totalizzato oltre 7000 veicoli, diffusi in 28 nazioni. I Paladin erano previsti in circa 800 esemplari per le esigenze USA, ma anche altre nazioni si erano organizzate, come si è detto, per l'aggiornamento di queste artiglierie semoventi.
L'M109A6 è un sistema sofisticato, ma anche maturo. Con la cancellazione del Crusader i semoventi M109A6 dovranno restare in servizio per molti altri anni, nonostante nel mercato esistano sistemi più capaci da almeno 15 anni. Tra l'altro, la gittata calcolata per il cannone è in pratica raggiunta per poco più dell'80% (circa 20–21 km). Anche per questo, il modello di prima generazione A1/G in UK è stato sostituito dall'AS-90, in Germania e Italia dal PZh-2000.
La detonazione avviene in tre fasi, il percussore batte sulla spoletta, un innesco a "cartuccia" caricato a polvere nera, la fiamma che sprigiona innesca il fondello della carica di lancio (caratterizzato da colore rosso) anch'esso a polvere nera che a sua volta innesca i "sacchetti" della carica di lancio riempiti di un materiale detonante "povero" (per ridurre i costi) legati al fondello. C'è da dire tra l'altro che il mezzo è dotato per lo sparo, oltre al cordino, di un macchinoso sistema comandato elettricamente dal manettino di brandeggio.
La produzione ebbe luogo a cominciare dalla fine del 1962 presso la fabbrica carri dell'esercito a Cleveland, che era gestita dalla Cadillac Car. Poi l'impianto passò alla Chrysler, ma negli anni '70 arrivò alla Bowen-McLaughlin-York, meglio nota come BMY.
I tre gruppi d'artiglieria di una divisione statunitense tipica, meccanizzata, corazzata o cavalleria, hanno ciascuno 18 pezzi ripartiti in 3 batterie.
Molto rapidamente, questo veicolo è entrato in linea in grandi quantità[1]. Anche se in Vietnam è stato impiegato in pochi esemplari, esso ha avuto clienti come, in ordine alfabetico, dall'Arabia Saudita alla Turchia. Esso è stato impiegato in numerosi conflitti durante gli ultimi decenni, come la Guerra del Vietnam, la Guerra dello Yom Kippur e tutte le guerre del Golfo, da parte Iraniana e poi statunitense.
Ciònondimeno, i semoventi M109 non sono stati lasciati così come erano stati progettati, bensì sono stati migliorati in maniera sostanziale. Il numero dei pezzi d'artiglieria prodotti nel frattempo è asceso nell'ordine delle migliaia. A metà anni '80 negli USA ve n'erano più di 2500, in Italia 260, in Iran 450, in Svizzera quasi 300.
L'M109 è stato largamente prodotto, ed è utilizzato da molti stati, fin dalla sua creazione[1]. Sebbene la versione base sia totalmente superata, è ancora in servizio e ad essa si fa riferimento in questa descrizione.
La grande torretta e lo scafo hanno una struttura di alluminio saldata, con un costo elevato ma una maggiore leggerezza. È la stessa lega usata per il trasporto truppa, coevo, M113, ovvero la 5083. Lo spessore massimo è di circa 30 mm e protegge solo dalle schegge e dai proiettili più leggeri.
Il pilota siede in avanti, a sinistra, lo scomparto motore è alla sua destra, perché la struttura prevedeva di liberare tutta la parte posteriore per le esigenze dei serventi al pezzo e dei movimenti del sistema d'arma (obice). Il motore è un GM 8V-7IT, diesel (sia pure senza garantire per questo una grande autonomia), con una trasmissione anteriore. Il carro ha la possibilità di essere guidato con leve e freni in 1 e 2ª marcia, con il volantino semicircolare per la 3ª e la 4ª.
La struttura delle sospensioni è a barra di torsione, con una serie di 7 ruote per cingolo, senza rullo guida-cingolo, ma solo con un rullo di rinvio posteriore. La cingolatura, data la relativa leggerezza, ha una larghezza del cingolo di 28 cm, mentre le ruote sono gommate. Lo scafo è molto alto, rispetto alla cingolatura, e molto spazioso. Sempre nello scafo esistono sistemi di guida notturna all'infrarosso e un kit anfibio che permette, con una lunga preparazione, l'attraversamento di specchi d'acqua, muovendosi solo con i cingoli. Esso è dato da 9 galleggianti pneumatici e 3 frangionde.
La torretta è grande e di forma rettangolare, con fianchi arrotondati e un portello sulla sinistra. Essa è chiudibile totalmente, perché tra i requisiti di progetto vi era la protezione NBC e dalle schegge di artiglieria.
La sua funzione consiste nell'ospitare il pezzo d'artiglieria M126, un obice che è un'arma molto caratteristica. Il peso è relativamente abbastanza basso, la massa rinculante è di 1430 kg per una corsa di rinculo massima di 900 mm circa, se si confronta con cannoni ad alta pressione da 105/51 che hanno una massa di 1200 kg eppure sparano proiettili pesanti solo un terzo (15 kg rispetto a 43 kg).
Esso è privo di manicotto termico anti-distorsione, ma ha un grosso freno di bocca a doppia luce, e una struttura ancora più caratteristica, una specie di grosso cilindro, appena dietro, che funge da espulsore dei fumi. La bocca da fuoco ha una pressione relativamente bassa, con 23 calibri di lunghezza complessiva, perché esso è concepito per dare il minor tormento possibile ad un veicolo tanto leggero, e per giunta dotato di una torretta brandeggiabile. Il grande freno di bocca ha la funzione per l'appunto, di ridurre le forze di rinculo.
La gittata è di 14320m, l'otturatore è del tipo a vitone filettato, ovvero il vecchio sistema Welin, con l'aiuto di un calcatoio semiautomatico per il caricamento. la struttura dell'arma è installata su un affusto capace di -5/+75 gradi, mentre la rotazione e elevazione hanno un motore idraulico, con volantini ausiliari a comando manuale. La distanza di rinculo, a seconda dell'elevazione, può passare da 920mm circa con -3 gradi, a 59 con alzo di 75 gradi, come possibile da un sistema di ammortizzamento idropneumatico regolabile. Il periscopio di puntamento e osservazione M117, un M118 per il tiro diretto, un periscopio M42 e un quadrante di elevazione M15.
L'artiglieria è stata scelta per non tormentare eccessivamente lo scafo e la torretta, che sono molto leggeri per un sistema del genere. La struttura in alluminio ha un costo elevato ma, se non altro, è richiesto un motore molto meno potente e quindi economico a parità di prestazioni. In sostanza, è stato scelto uno scafo dotato di elevata mobilità per far raggiungere i colpi sul bersaglio, piuttosto che contare su una lunga artiglieria pesante con uno scafo troppo lento e goffo, che avrebbe rischiato di non compensare l'eventuale aumento di gittata di 5–10 km. Oppure, sarebbe stato necessario eliminare la torretta affidandosi ad una barbetta o a una postazione scoperta (come l'M107).
Le munizioni sono presenti in un totale di 28, del tipo HE, fumogeno, gas lacrimogeno, gas nervino, gas Sarin, proiettili assistiti a razzo Copperhead e i più micidiali, quelli nucleari tattici a basso potenziale.
Le cariche di lancio sono separate dai proiettili, sono variabili e danno il moto a granate pesanti circa 43 kg. Il tutto è ospitato prevalentemente in torretta limitatamente alle azioni di combattimento reale; in tempo di pace oppure in fase di addestramento, tutti i materiali ed il munizionamento vengono portati al seguito da un veicolo VTM.
La mitragliatrice difensiva, montata su un lungo supporto sul tetto, è la M2HB da 12,7 mm con 500 colpi complessivi, ad azionamento manuale, e per il resto esistono anche 3 lanciagranate fumogeni per fiancata.
56 A3G (14 portati a livello di A3GN, e 9 di questi portati a A3GNM per essere adatti al clima invernale). Sono stati sostituiti dai semoventi sudcoreani K-9 Vidar. Circa 24 semoventi sono stati ceduti alle forze ucraine durante l'invasione russa dell'Ucraina del 2022[8].
Circa 24 semoventi del tipo M-109A3GN. Il 28 maggio 2022, il ministro della Difesa ucraino ha dichiarato di iniziare a ricevere i primi semoventi ceduti dall'esercito norvegese[8].
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