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Il Panzer VIII Maus (in tedesco letteralmente "topo") indicato dall'Ispettorato Armamenti come Sonderkraftfahrzeug 205 (Sd. Kfz. 205) era un carro armato superpesante tedesco della seconda guerra mondiale, spesso indicato anche come Panzer VIII, sebbene nel 1945 non venisse più usata ufficialmente la numerazione progressiva dei carri.

Maus
Uno degli esemplari rimasti del Carro Maus oggi conservato nel museo di Kubinka
Descrizione
Equipaggio6
ProgettistaFerdinand Porsche
Data primo collaudo1945
Data entrata in servizio1945
Data ritiro dal servizio1945
Utilizzatore principale Germania
Esemplari2 prototipi (Maüschen)
Dimensioni e peso
Lunghezza10,09 m
Larghezza3,67 m
Altezza3,71 m
Peso188 t
Propulsione e tecnica
MotoreMB517 Diesel
Potenza1750 hp
Rapporto peso/potenza6,38
Trazioneelettrica
Sospensionibarre di torsione, su gruppi di 4 ruote
Prestazioni
Velocità max20 km/h
Velocità su strada20 km/h
Velocità fuori strada10 km/h
Autonomia160 km
Armamento e corazzatura
Armamento primario1 cannone 128 mm KwK 44 L/55
Armamento secondario1 cannone 75 mm KwK 44 L/36.5
1 MG 34 da 7,92 mm
Corazzaturamax 260 mm - min 60 mm
Corazzatura frontale200 mm inclinato a 35° (260 mm torretta)
Corazzatura laterale185 mm (200 mm torretta)
Corazzatura posteriore160 mm (200 mm torretta)
Corazzatura superiore65 mm
NoteSul secondo esemplare fu installato un motore a benzina di uguale potenza
German Secret Panzer Project
voci di carri armati presenti su Wikipedia

Lo sviluppo


Presentato come progetto preliminare da Ferdinand Porsche ad Adolf Hitler nel giugno 1942, dopo l'approvazione da parte del Führer e del ministro degli armamenti Albert Speer, venne costruito nel 1943 un prototipo (a cui se ne aggiunse successivamente un secondo) che ricevette inizialmente il nome di Mammut. Venne ridenominato Mäuschen (topolino) nel dicembre del 1942, per assumere la denominazione finale di Maus (topo) nel febbraio 1943.

Il prototipo fu completato nel novembre 1943 e venne provato utilizzando una torretta simulata e opportunamente zavorrata. Il secondo esemplare venne provato a partire dal giugno 1944 nell'area di prove della Krupp. La costruzione venne praticamente abbandonata nell'ultimo anno di guerra, dopo che ne erano stati ordinati sei esemplari.


La tecnica


Si trattava di un carro superpesante da 188 tonnellate; dato il peso, i cingoli dovevano essere larghi 1 metro per muovere una tale massa sul campo di battaglia: sacrificando la mobilità, si puntava quindi su enormi spessori della corazzatura e sull'installazione di un armamento di calibro elevatissimo per un carro armato dell'epoca. In particolare, l'armamento principale avrebbe dovuto essere il 12,8 cm KwK 44 di origine antiaerea (montato anche sullo Jagdpanzer VI Jagdtiger) accoppiato con un 7,5 cm KwK 44 per l'ingaggio dei bersagli meno cospicui. L'architettura del mezzo era quella usuale dei mezzi progettati da Porsche, con il motore centrale, il vano da combattimento anteriore e la torretta arretrata.

Il poligono di Kummersdorf dove vennero collaudati i Maus
Il poligono di Kummersdorf dove vennero collaudati i Maus

Il motore era un Daimler-Benz da 1200 CV, Diesel nel prototipo e a benzina nel secondo. La trasmissione, secondo i criteri di progettazione di Porsche, era elettrica: il motore termico azionava due generatori elettrici la cui potenza alimentava due motori elettrici collegati ai due assi motori dei cingoli. In questo modo si poteva comandare il movimento semplicemente regolando la velocità dei due motori elettrici. Il motore era fornito di un dispositivo di guado (snorkel) che ne permetteva il movimento sotto il livello dell'acqua (fino a una profondità di 8 m) senza preparazione. Questo dispositivo serviva soprattutto per il guado dei fiumi, considerando che i ponti in grado di sostenere il peso di questo mezzo erano in numero estremamente limitato, soprattutto dopo i bombardamenti subiti dalla rete di comunicazioni tedesca.

Le sospensioni erano su barre di torsione che gestivano gruppi di quattro ruote folli che appoggiavano sui cingoli. In totale le ruote folli erano 48, su posizioni differenti (come nel treno di rotolamento del Panzer V Panther e del Panzer VI Tiger I).

La corazzatura, spessa fino a 240 mm (fronte della torretta) era di piastre laminate e saldate. La protezione frontale della torretta era assicurata da una singola piastra di 240 mm di spessore, calandrata come quella della torretta del Tiger I, mentre la protezione posteriore era assicurata da una piastra di spessore minore, ma leggermente inclinata. Il peso totale della torretta, che era la stessa montata sul prototipo del Panzer E-100, era previsto in 50 t: essa, quindi, aveva una massa di poco inferiore a quella di un intero Panzer VI Tiger I (57 t). La prima torretta non venne completata prima della metà del 1944.


Osservazioni sull'impiego


Non è noto se abbia partecipato a combattimenti; vennero trovati alcuni esemplari gravemente danneggiati nel poligono di Kummersdorf, non si sa se distrutti dai sovietici o dai tedeschi: c'è la possibilità che potessero essere stati usati a difesa del poligono, ma non vi sono prove.[1] Sulla base delle sue caratteristiche, è possibile farsi un'idea dei problemi di impiego di questo veicolo assolutamente fuori dagli standard.

Vista laterale del carro
Vista laterale del carro

Il Maus era certamente superiore a tutti i carri alleati, compresi quelli sovietici delle serie JS-1, JS-2 e JS-3; d'altra parte la corazzatura di 240 mm gli permetteva di accettare il combattimento con qualsiasi carro. L’unico in grado di tenergli testa era il prototipo pesante russo Object 260, con un cannone anticarro da 130 mm in grado di perforargli le corazze laterale e posteriore. Ma l’Object 260 o JS-7 era solo un prototipo costruito in parte, mai usato in battaglia.

Il suo tallone di Achille era la scarsa mobilità: considerando sia la pressione al suolo (circa 1 kg/cm2) sia il rapporto peso/potenza, il movimento rimaneva estremamente difficoltoso, soprattutto su terreno morbido. Doveva fare affidamento sul sistema viario tedesco, che nel 1944 era a rotoli. Se si aggiungevano l'eccessivo consumo di carburante (3000/4000 litri per 100 km) e la scarsa maneggevolezza in terreno aperto, se messo in produzione non avrebbe avuto nessuna influenza.

Un esemplare, ricostruito recuperando pezzi di almeno un paio di prototipi, è visibile al museo dei mezzi corazzati di Kubinka, in Russia.


Note


  1. Da German Secret Panzer Project di Waldemar Trojca

Voci correlate



Altri progetti


Portale Mezzi corazzati
Portale Seconda guerra mondiale

На других языках


[de] Panzerkampfwagen VIII Maus

Der Panzerkampfwagen VIII „Maus“ war ein überschwerer Panzer für die Wehrmacht, der nach den Ideen seiner Entwickler und einiger hochrangiger Politiker auf dem Schlachtfeld allen Gegnern überlegen sein sollte.

[en] Panzer VIII Maus

Panzerkampfwagen VIII Maus (English: 'mouse') was a German World War II super-heavy tank completed in late 1944. It is the heaviest fully enclosed armored fighting vehicle ever built. Five were ordered, but only two hulls and one turret were completed, the turret being attached, before the testing grounds were captured by advancing Soviet military forces.

[es] Panzer VIII Maus

El Panzerkampfwagen VIII "Maus" fue un carro de combate superpesado alemán desarrollado durante la Segunda Guerra Mundial. No se llegó a producir en masa y tan solo se fabricaron dos prototipos. Uno de ellos estaba sin torreta cuando los capturaron las tropas soviéticas y le montaron la torreta del otro prototipo que encontraron destruido.

[fr] Panzerkampfwagen VIII Maus

Le Maus (« souris » en allemand) est un char allemand de la Seconde Guerre mondiale. Il est le char le plus lourd jamais développé jusqu'au stade de prototype, état où il est resté.
- [it] Panzer VIII Maus

[ru] Маус (танк)

Panzerkampfwagen VIII «Maus» (Maus — «Мышь», иное название — Porsche Typ 205 или Pzkpfw.VIII Maus) — сверхтяжёлый танк, спроектированный в Третьем рейхе в период с 1942 по 1945 годы под руководством Фердинанда Порше. Является самым крупным по массе танком из всех, когда-либо воплощённых в металле (боевая масса — 188,9 тонн). Было построено всего два экземпляра машины. В боевых действиях не участвовал. На данный момент в мире сохранился только один танк «Маус», собранный из частей обоих экземпляров, в Техническом Центре "ПАРК ПАТРИОТ".



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